Il mio Consiglio - Luglio 2001
Bilancio 2000
Il bilancio del 2000, illustrato dall’Assessore Allievi e già discusso in Commissione, è stato bocciato da Rifondazione Comunista e dal consigliere Bonomi del Polo; gli altri due esponenti del centrodestra si sono astenuti (assente Pozzoni di Gaggiano Futura). La discussione si è però protratta a lungo: da parte mia ho evidenziato come la maggioranza dovrebbe far tesoro dei suggerimenti dei revisori dei conti che, nella parte della loro relazione relativa alle proposte organizzative gestionali e di controllo suggeriscono di "Riconsiderare la possibilità di uniformare, dal punto di vista schematico e formale, le relazioni dei responsabili dei servizi" e, ancora, laddove invitano a"Riconsiderare l’organizzazione generale dei servizi…". Un invio da non accogliere è quello invece di "modificare la struttura gestionale , nella logica che i servizi in questione potranno essere posti sul libero mercato e quindi non più monopolizzati dall’Ente pubblico." Si tratta di un’ottica neoliberista che ha già fatto parecchi danni dove è stata applicata, pensiamo all’ambito sanitario nazionale ed ora, il tentativo è in atto, a quello scolastico. Dal punto di vista pratico mi riserverò di avanzare proposte concrete su come utilizzare l’avanzo di amministrazione che quest’anno è stato di oltre 384 milioni. Ho infine fatto notare che la percentuale di recupero sui servizi a domanda individuale che quest’anno ha raggiunto il 70% ed è stata illustrata come conquista positiva, in realtà significa far pagare sempre di più coloro i quali usufruiscono di servizi, talvolta indispensabili. Anche la percentuale di recupero sui costi della nettezza urbana, conteggiata nella misura del 102,79 %, indica su servizio strapagato dalla cittadinanza.
Regolamento commissione per la gestione dei servizi scolastici
L’Assessore Baroni si è presentato con una proposta di commissione uguale a quella che la maggioranza aveva proposto due anni fa: di tale commissione debbono far parte i riferimenti istituzionali: il Dirigente Scolastico dell’Istituto Comprensivo (elementari e medie), il Presidente del Consiglio d’Amministrazione del Calvi-Carabelli, la Coordinatrice delle Scuole d’Infanzia Comunali, la Coordinatrice dell’Asilo Nido ed un rappresentante del Consiglio d’Istituto.
Io ho ribadito quanto segue:
Abbiamo perso due anni di lavoro perché l’Assessore ha ripresentato la proposta su cui ci siamo arenati due anni fa. La proposta di Rifondazione Comunista era invece quella di permettere la partecipazione alla Commissione dei Gruppi consiliari, attraverso un loro rappresentante; la Commissione potrebbe in questo modo essere il luogo dove vengono affrontate in modo preliminare le tematiche che vengono poi portate in Consiglio Comunale, come succede per tutte le altre commissioni consiliari. L’Assessore Baroni, un politico, ribadisce di non volere dei politici in Commissione; evidentemente la politica è ammessa solo se egli ne ha l’esclusiva rappresentanza. La mia è tuttavia una proposta che credo non passerà nonostante abbia dato ampie garanzie di non voler essere io personalmente il rappresentante di Rifondazione in Commissione. Entrando nel merito del regolamento ho fatto presente che è indispensabile precisare di quale componente scolastica si vuole il rappresentante, se docente, genitore o non docente; che la durata in carica della commissione non può essere di cinque anni se il Consiglio d’Istituto rimane in carica tre anni; che l’obbligo di riunione "almeno una volta all’anno" significa non volere che la commissione lavori perché nessuno, se non 1/3 dei suoi componenti, potrà pretenderne una frequenza più ravvicinata; che recapitare l’avviso scritto tre giorni prima della riunione è un tempo quasi studiato per la non partecipazione.
Il Sindaco mi ha dato ragione e l’Assessore ha precisato che si trattava di proposte interlocutorie. Sulla composizione della Commissione è intervenuto il vicesindaco Miracoli ed ha proposto due Commissioni di gestione: quella dell’Asilo Nido e una di gestione dei servizi scolastici; una terza commissione di tipo consiliare per il settore scuola che accorpi però anche le problematiche giovanili e la cultura. Apprezzo il suo tentativo di mediazione.
Un Comitato di Amministrazione della scuola e una Commissione Politica di riferimento che si allarghi agli altri settori socio-culturali è la proposta del Polo. Se ne ridiscuterà in una Commissione di lavoro proposta dall’Assessore.
Stazione ferroviaria
L’Architetto Ranzani, incaricato dalla Giunta di predisporre uno studio preliminare finalizzato alla trasformazione della zona della stazione, ha relazionato in Consiglio Comunale sulle sue intenzioni progettuali. Con estrema padronanza dell’argomento e con abilità dialettica ha posto subito sul piatto i termini principali della questione: Gaggiano è destinata a diventare un caposaldo ferroviario. La stazione può essere un’occasione di sviluppo urbanistico di qualità a patto che si punti sulla plurifunzionalità. In sostanza, ha affermato l’Architetto Ranzani, occorre garantire un luogo che si possa vivere e frequentare per l’intero arco della giornata e bisogna evitare assolutamente che vi siano momenti "di punta" a cui ne facciano seguito altri "vuoti" tanto da provocare difficoltà di controllo del territorio, come già è successo e, per certi versi, ancora lo è.
La "nuova porta" dell’area metropolitana deve essere pensata anche per alleggerire il traffico cittadino e quindi puntare su vie d’accesso alla stazione tutte sulla Nuova Vigevanese.
La scommessa è uno studio che sappia valorizzare la zona attraverso un’"alta qualità edilizia"; una zona che ora, si legge sulla relazione dell’Architetto Ranzani, "manifesta uno scenario di abbandono e di degrado avanzati". Quest’ultima affermazione mi ha dato la possibilità di richiamare l’attenzione della maggioranza sui problemi di incuria a cui è soggetta la zona in questione, invitando gli amministratori a provvedere immediatamente con un’accurata manutenzione ordinaria, anche perché la realizzazione del progetto in questione non sarà a breve termine.
Vittorio Ciocca